Binari storti

Binari storti
Binari storti (LietoColle, 2015)

martedì 6 agosto 2013

I colori dei sogni

Non mi sorprende l'arroganza del giusto né di chi ti stringe la mano senza guardarti negli occhi. Non mi sorprende il veleno delle frustrazioni, la pantomima dell'ipocrita, le domande dell'impertinente, le sassate del vicino, la boria dell'indecenza. Mi sorprende il sorriso dell'ingiusto, di chi resta in un angolo a sognare l'Eden che verrà e fa fatica ad immaginare un mondo migliore perché un mondo migliore è difficile da costruire: è necessaria una buona dose di coraggio, il sacrificio del pensiero, la deragliante probabilità del rifiuto e catene che si spezzano al suono di un flauto magico. E questo non arrendersi mai, questo uscire continuamente fuori dai binari già predisposti parallelamente per evitare incroci sorprendenti sui percorsi creati dai sogni. Il sogno è pericoloso, meglio ucciderlo subito, non darà più fastidio al potere dei pochi che si cibano come cannibali delle speranze altrui per digerire poi solamente se stessi risputando un vuoto che deborda nella cornice aperta del futuro. Il futuro è una tela bianca appesa alla parete e ognuno può dipingerci sopra ciò che vuole: chi dipinge il pane per riempirsi di lievito, chi dipinge il mare per arrivare al cielo, chi dipinge un vestito nuovo per coprire i nei dell'anima, chi dipinge una casa per avere un morbido cuscino su cui distendere le fragili ossa stremate dall'umidità, chi disegna un orologio per ripararsi dalla fretta del Tempo e chi disegna continuamente la Notte per acciuffare il Giorno. Ed è sempre questione di arte, di creazione incondizionata al di là delle contingenze quotidiane. La Vita è questo tracciato continuo di segni sul bianco della speranza, è una metamorfosi di colori sul bianco dell'assenza, è una sfumatura di gentilezza sul candore della presenza. Le linee cambiano direzione, i colori si amalgamano e ogni volta nuove figure si delineano all'orizzonte, in prospettiva... infinite combinazioni. Questi sono i sogni, hanno la certezza del probabile, la vittoria di un ipotetico incontro con le ali di un gigante.

Vincenza Fava



 
 
 
Lucio Battisti - Umanamente uomo: il sogno
 
Umanamente uomo, perchè?
Serenamente solo, perchè?
Senza ambizioni vivo..
un sogno.
Mentre l'uomo si distruggerà,
scalando vette altissime,
incoscientemente stroncherà
ogni umano verbo.
E sarà distrutto così...
ogni sogno.