Binari storti

Binari storti
Binari storti (LietoColle, 2015)

lunedì 26 marzo 2012

Matricidio

Quando si perde la madre? Non credo nel pertugio doloroso dell'espulsione, non credo nemmeno nel momento dell'inesorabile ed iniziatico taglio fisiologico del cordone ombelicale. La perdita e l'abbandono avvengono nel tempo, a distanza di anni, quando la vita ti mette di fronte a due strade, due menti e due cuori che non si sono mai incontrati. Nel tempio del falso ed ipocrita mondo matriarcale, non ci sono scuse o ragioni che tengono: il maschile è ciò che detiene le redini della tua vita, innegabilmente e fondamentalmente femminile; così direttamente e ancestralmente tanto diverso sarà il tuo punto di vista quanto quello della madre, radicato alla matrice matriarcale-maschilista dove l'uomo e il maschile diventano l'unico punto di riferimento per un comportamento anti-femminista con tutte le ovvie ed esecrabili conseguenze che ne derivano. E non parlo solo della famiglia, luogo teoricamente nido di costruzione e infine punto di slancio per un volo indipendente, ma anche delle amicizie offese dal senso dell'ordine e del comando, dove il presunto rispetto è costantemente richiesto, ma poi non restituito, dispensato in una dose giornaliera di sorrisi e ricatti in cui il rapporto è difeso solo da subordinazione e accettazione del comando. Ove sorge una dose di ribellione o non accettazione di regole stabilite pregiudizievolmente da una sola parte in questione (di solito il più forte, colui o colei che detiene un potere maggiore sull'altro visto come strumento per la soddisfazione del proprio obiettivo o esaltazione del proprio ego), arriva la scintilla, la divisione, la separazione, l'elaborazione di un rapporto senza via d'uscita se non nella negazione del rapporto stesso. Non serve chiedere scusa, il perdono non viene accordato a chi deve essere sottomesso continuamente al volere dell'altro. Non è costruttivo, anzi è deleterio e portatore di inequivocabile masochismo, chiedere scusa ad un eventuale carnefice protagonista di un depistaggio simil-amoroso in cui il senso dell'Ego e del maschile è così forte, da non vedere altra ragione se non in sé stesso, escludendo l'altro da ogni accettazione. Si parla di amore, di amicizia e di rispetto: sono parole che tutti pronunciamo, tutti usiamo continuamente, ma sinceramente in modo non ortodosso. La donna è tale se solo riesce ad amare sé stessa guardandosi negli occhi di un'altra donna, altrimenti non esiste la Donna, ma solo una parvenza di femminile in cui la matrice maschilista opera a diversi livelli: psicologico, morale e religioso. Viviamo i tempi di un Duemila già antico e stanco di saggezze superficiali: non mi stupirei se Gesù Cristo fosse ancora crocefisso o una Vergine Maria condannata al rogo per avere avuto un figlio non concepito direttamente dallo sperma del proprio marito. Eppure si va in Chiesa, leggiamo il Vangelo, osanniamo la Vergine Maria, piangiamo davanti ad un croce, senza renderci conto che quella croce la costruiamo ogni giorno noi sugli altri, con l'ipocrisia di un odio travestito in modo luciferino da amore. Auguro a tutti di trovare il proprio Amore, quello che scalda il cuore e non distingue l'uomo dalla donna, non condanna la donna esaltando l'uomo o viceversa, non sputa in faccia alla purezza del sentire e accoglie sorridendo il frutto di un domani in cui la pace non sia solo un pensiero utopico ma un fatto concreto da condividere con gli altri in un sogno di pura gratitudine verso l'esistenza.
Vincenza Fava

domenica 25 marzo 2012

Non tornerà più la neve

Ora so che non tornerà più la neve ... quando i giri del sole conteranno le stagioni senza più tramontare, saprò cosa dire alla tenera stoffa degli anni passati. Ho due occhi per guardarti, due mani per accarezzarti e due cervelli per avvolgerti in un'unica anima. La poesia supera l'immaginazione di averti ancora accanto, adesso e per sempre. La poesia è avere un cuore che pulsa in due anime, quella del mondo e quella del corpo, tempio che si distingue per divine enfasi, bocche che sospirano e baci che cantano l'inno dello spirito. Io credo che non morirò, sarò sempre accanto a te, fino alla fine dei giorni, adesso e per sempre. Io credo che non piangerò, asciugherai ogni mio dolore, adesso e per sempre. Nessuno mai ha visto le piaghe del mio tormento per poi sanarle così come tu solo hai saputo fare. Non sono parole, no ... è la poesia del cuore che parla e incanta la strada del mio destino ormai intrecciato al tuo, in un sentiero di rose senza spine, adesso e per sempre ...

domenica 18 marzo 2012

Terza tappa per Mezzogiorno dell’animo a Messina il 13 aprile 2012


Venerdì 13 aprile 2012 a Messina, presso Palazzo Zanca – Salone delle Bandiere – ore 17.30, è stato fissato il terzo appuntamento con Mezzogiorno dell’animo, ultima pubblicazione di Enrico Pietrangeli con alcuni episodi di narrativa breve alternati alla poesia. Flavia Buldrini lo descrive come una “vertigine di dolore, il picco di canicola del sole al meriggio che abbaglia e stordisce” nell’impatto che se ne ha a partire dal titolo. Il libro, che lo scorso 23 febbraio è stato presentato ufficialmente per la prima volta a Padova con Luciano Nanni, il 10 marzo è approdato anche nella città di Nettuno con un intervento di Simona Cigliana. Con l’incontro siciliano in programma, a cura dell’Associazione Culturale Kafka di Messina, è previsto un intervento dell’artista messinese Vittoria Arena nel già avviato percorso di un libro che, fin dal suo esordio, ha già coinvolto diverse figure femminili nell’approccio critico. Insieme a lei interverrà la giornalista e operatrice culturale Vincenza Fava nonché sarà presente anche l’autore. Coordinerà l’evento Andrea Ingemi che, così come è già accaduto a Padova attraverso il coinvolgimento di alcuni artisti che hanno preso parte ai più recenti giri ciclo-poetici svoltisi nel Nord Italia, anche qui ricollegherà radici e percorsi di un “ciclo” attraverso le prime rassegne del Sicilia Poetry Bike, manifestazione svoltosi nell’Isola nel corso delle stagioni 2008 e 2009. È questo un libro, infatti, che coincide con scritti realizzati perlopiù sull’onda della chiusura ufficiale del quarto Giro ciclo-poetico del 12 agosto 2011, evento posto a suggello delle tappe di bicicletta e poesia, così come riportato nella stessa introduzione dell’opera. Un “ciclo” che ritorna, scandito da versi, in più parti del libro, e che, fin dal 2007, vede l’autore impegnato nella realizzazione prendendo spunto dalla figura di Olindo Guerrini ed alcune pubblicazioni ciclo-turistiche come Un’avventura su due ruote: da Rimini ai Carpazi in mountain-bike di Massimo Gugnoni. “Nel Proemio la ruota filosofica del pensiero occidentale, con reminescenza neoplatonica, è annunciata e suona come una profezia, oltre che intento poetico: Con ciclo inverso e diverso / altra ruota girerà sul verso, / l’incompiuto giro d’una pausa / in attesa di un moto perfetto” scrive Marzia Spinelli in una sua recensione dedicata al testo. Saranno ospiti dell’evento diversi artisti siciliani, tra cui Maria Costa, che intratterrà i presenti con un suo intervento sulle tradizioni dell’Isola, e il duo arpistico Sabrina e Simona Palazzolo, che si alternerà ad alcune letture dei testi previste con l’attore e regista messinese Nico Zancle. Mezzogiorno dell’animo è, in sintesi, un libro che si sviluppa con una tematica portante amorosa. All’amore, a cui corrisponde un’iniziazione al dolore in dodici sezioni, si giunge indagando su più piani e diversi punti di osservazione che sfociano in un consapevole aspetto religioso per mezzo di un’impietosa analisi chirurgica, condotta con animus per un’anima travolta e nondimeno in evoluzione; un percorso arricchito anche da nessi filosofici e persino, a tratti, esoterici. “Una sorta di percorso dialettico dello spirito, un procedimento quasi ‘hegeliano’ nella gradualità lineare dei suoi passaggi che attraverso il confronto dell’anima con i suoi moti giunge alla consapevolezza del dolore”, così come lo interpreta in una nota di lettura Sabina Mitrano. Questo incontro è patrocinato dall’Associazione Culturale CicloInVerso, da Literary.it – Sistema letterario italiano e dal Sindacato Nazionale Scrittori, inoltre è stato organizzato e sostenuto col contributo dell’Associazione Culturale Kafka di Messina Tel. 3384125919 e de Le Case Pinte – viale della Libertà, 251 – Messina www.lecasepinte.com Tel. 090362409.


martedì 13 marzo 2012

Variazioni

Siamo scoperti al passaggio delle variazioni della vita, siamo coperti nel viaggio delle intenzioni. Ogni sguardo porta all'occhio del cielo e non ci sono possibilità diverse dal sentirsi in pace col mondo anche se il mondo fa la guerra. L'inciviltà e l'ignoranza sono il vero passo verso il male, ma tenere duro con l'obiettivo di salvare la propria vita, è l'unico rimedio che conosco, l'amore è l'unica medicina che può salvarci dall'illusione della ragione.  E in un mondo in cui tutti hanno ragione, ti scopri salva quando sei consapevole che l'unica verità è dentro di te. Ci sono diversi livelli di conoscenza, diversi livelli di esperienza per ogni anima risorta all'universo delle tenebre. I livelli distinguono le persone e le parole e le parole sono o dovrebbero essere sempre una verticalità acquisita al sentimento autentico della vita. Quando parole e sentimento si discostano in un divario incolmabile, sopraggiungono, senza ombra di dubbio, le schizofrenie dell'esistenza e il male che ne deriva è pari all'illusione di avere ragione. Lascio la ragione agli stolti e mi tengo la poesia, l'amore e la felicità ... se gli altri sono infelici, a volte, è solo un loro problema, il loro sforzo di potere è pari al male che si portano dentro ed il male è un boomerang nella vita, torna sempre indietro, spesso e volentieri con gli interessi.

Vincenza Fava