Binari storti

Binari storti
Binari storti (LietoColle, 2015)

martedì 9 ottobre 2012

Nel sottosuolo dell'inverno

Resto sola nella voce della notte, mi nutrono carezze di musiche. Ogni nota è fiore della tua bocca,
è un cuscino di addormentati sapori. Saprò concedere letizia alle ore del futuro, quando suonerà una danza da cantare con suono perfetto laddove perfezione è morte e rinascita all'altrove? Saprò contare sulle dita del giorno le parole addolcite dallo sguardo, quando la luna cadrà nel pozzo dei desideri e bacerà le tue sospirate mani nell'autunno del tempo? E' la fretta del percorso che annulla il traguardo, è la pazienza del tempo che fortifica l'emozione di ritrovarci insieme nella sosta del vento, tra una discesa ed una salita a sferzare colpi alla sorte di chi ha solo un cuore per parlare ed una voce per sognare. Vieni vicino ...  qui in questo mondo siamo tutti minuscole stelle ferite dagli astri senza memoria perché non perderemo mai il rosso della passione che riflette la luce di un sole che non brucia, ma riscalda le anime di chi spende la vita nel coraggio di andare avanti senza ferire inutilmente il domani, apprezzando il tenue dondolio del presente che oscilla tra luci ed ombre, nel sottosuolo dell'inverno.

Vincenza Fava
Foto di Stanley Kubrick

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