Binari storti

Binari storti
Binari storti (LietoColle, 2015)

mercoledì 18 giugno 2014

Acido-aceto

Stasera penso alle varie tipologie umane, in particolare al tipo acido/a. L'essere acido è irritante e corrosivo tipico dell'aceto e dell'acido muriatico. Di qui la famosa domanda rivolta all'isterico di turno: "Ma che hai preso d'aceto?". Ci vado veloce nel leggere, afferrare e ascoltare la personalità acida, di solito non mi fermo, alzo i tacchi e me ne vado. A volte invece m'incaponisco nel restare perché in certi casi la mia digestione è come la ruminazione nei cavalli, avviene prima in bocca e poi nello stomaco. Ho l'impellente e repentina necessità di rispondere col bolo in bocca favellando (tipico di chi porta il mio cognome, è un gerundio dondolante sul baccello ebbro per non dire "sti cazzi") e seguo chissà quale apostasia che mi spinge in quel momento. Mi separo dal buon gusto e dai modi educati tipicamente borghesi di una dame sans merci, la religione c'entra poco (non mi relaziono con niente e nessuno in certi momenti solo con l'indesiderato malcapitato/a), preferisco affidarmi ai verba volant di passaggio. A domanda, risposta, mentre mi faccio una dose di aceto anche io dando la preferenza a quello balsamico su un bel piatto di lattuga romana. Ma non finisco lì, esagero col dessert, cerco di recuperare zuccheri buttati inutilmente nella lotta greco-romana contro gli aggettivi dannosi alla salute. Evito i latticini, getto la feta e m'ingozzo di cioccolato fondente. Vuoi vedere che m'incarto come un Bacio Perugina e vomito frasi d'amore? Tutto è possibile in questo mondo e finché c'è vita c'è speranza, evitando dopo il cioccolato (soffro di colite), chi visse sperando morì... Ad maiora!

Vincenza Fava

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