Binari storti

Binari storti
Binari storti (LietoColle, 2015)

venerdì 27 gennaio 2012

C'è chi

C'è chi si mette in cerca del destino, armandosi di preghiere e luoghi solitari nell'anima, c'è chi si regala le pause del Tempo per nascondere le rughe dietro siringhe e maschere fasulle di gioventù, c'è chi prende a calci l'amore perchè non vuole ricevere calci al cuore, c'è chi ha paura del dottore per allontanare il fantasma della malattia, c'è chi sogna il cielo e si ritrova continuamente a terra, c'è chi spera in un domani di denaro e, chiudendo le mani per pregare, le riapre trovando il Nulla, c'è chi vuole fare ordine e trova un armadio pieno di stracci alla rinfusa, c'è chi veste Prada per darsi un tono e per poi cadere dai tacchi a spillo taroccati, c'è chi fuma per noia e ingoia veleno per togliersi ossigeno di vita, c'è chi scrive per non morire e muore lentamente su sillabe di bianca assenza, c'è chi muore d'amore leccando le ferite dell'incertezza e dell'illusione, c'è chi spera in un domani migliore distruggendo il presente con la vanagloria dell'onnipotente, c'è chi mangia scorze di limone per punirsi e per assaporare meglio la dolcezza di una carezza, c'è chi invece non mangia nulla e crede alla sopravvivenza di un futuro inesistente. E quel futuro non può essere il cieco orgoglio del potente che scava nei delitti dell'umanità per nascondersi dietro gli alibi della sua impunità. Così c'è chi ancora riesce a ribellarsi, demolendo le radici dell'indifferenza, per generare semi da spargere sul terreno arido di una Terra affamata.

Vincenza Fava

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