Binari storti

Binari storti
Binari storti (LietoColle, 2015)

mercoledì 4 gennaio 2012

Pensiero immobile

Se potessi chiudere
questa finestra aperta
che lascia entrare
insonnie logorroiche,
i sogni,
piume di cenere sul cuscino,
diventerebbero eco
di valigie da trasportare
su questo lento binario
del Tempo
ove s'annida
il mio volto impietrito,
immobile pensiero
di fottute cospirazioni
da smembrare.
Allontanami
dal bigottismo incallito
di dame senza speranza.
Ammorbidisci
il mio sguardo
che nulla può
contro la disumana scoria
di un dito puntato
ad infangare
le mie nebbie.
Cancella la storia,
il martirio
e l'indecenza
dell'insofferenza.
I guanti del perdono
non carezzano le mani,
affilano le unghie
e stringono le vene
in dure catene d'amianto.
Non mi porterai a riva.
Voglio annegare nel mio mare
finché l'onda respirerà
la mia stessa tempesta.

Vincenza Fava

2 commenti:

  1. Vincenza è stato un vero piacere leggere "Pensiero immobile". E' una passione, fatta di sofferenza e che esplode in versi.

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