Binari storti

Binari storti
Binari storti (LietoColle, 2015)

lunedì 2 aprile 2012

Arcobaleni senza dimore

Ogni tuo sorriso è perla di arcobaleni senza dimore. Ogni arresa alla felicità è dono di un'arte senza precedenti, l'arte di amare sfumando sentenze e annunciando la vittoria della poesia sull'aridità delle parole, quelle che appassiscono e non rendono omaggio alla vitalità di quell'evento che emerge dal nulla e resta nell'eterno: l'evento della vita assimilata all'amore che di desiderio si sfama, ma non si contraddice nell'elargire carezze di spirito, quando l'alba soffia sul tramonto e il mare è altalena di profumi senza perdizione. Approdo all'estasi del coraggio e all'annullamento dell'ipocrisia quando mi guardi e dici che tutto non ha fine e scorre eterno nell'energia del sentimento. Ti cercavo nei sogni, non ti trovavo, ti ho cercato nelle parole della tua anima e finalmente ti ho trovato. C'eri prima di me, c'ero dopo di te, eravamo entrambi senza incroci, siamo ora sulla stessa strada e tutto, proprio tutto è servito: la falsa gioia, l'amore superficiale, l'amore ingannevole, l'amore che distrugge, l'amore senza salvezza e quello che sconfina nel dolore senza motivo apparente se non la consapevolezza di non aver avuto la possibilità del vero incontro, quello che fortifica e ci rende l'esistenza meno fragile, più solida ed ancorata alla stabilità, alla chiarezza e all'autonomia. Profumerai della mia estate e in fondo agli occhi ti lascerò il mio sorriso perché sia gioia la tua pazienza e amore eterno le nostre promesse ...

Vincenza Fava

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