never forget my blood,
è il grido che scompone il Verbo.
Dannata, osannata, sconsacrata
reclamo, ritiro, osservo e sputo
su queste scarpe camuffate in pantofole.
Del dominio scompongo
sillabe d'indignazione divertita.
Hysteria plays my genius
never forget my blood,
il sarcasmo offende
la leggerezza addolcisce.
Ho balconi senza fiori
da gettare in pasto ai leoni.
Non storditemi col lamento
ho deserti da regalare
a chi l'infamia idolatra.
Hysteria plays my genius
never forget my blood,
una vertebra squassata
dipinge la discesa
di secca risacca
senza mare da cullare.
Il cielo non ha più occhi
per piangere.
Hysteria plays my genius
never forget my blood,
grembo fraudolento
il martirio del dono indesiderato.
Non sono a tua
immagine e somiglianza.
Uccidimi nel vomito
di deludenti vendette.
Purificami dall'utero
senza pace e senza amore.
Hysteria plays my genius
never forget my blood.
Vincenza Fava
Me and my hysterical hair ;-)
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