Binari storti

Binari storti
Binari storti (LietoColle, 2015)

domenica 17 giugno 2012

Grazie

Grazie al mio cane che scodinzolando m'invita a sorridere, grazie alla placida notte che stasera m'assomiglia, nascondendo stelle d'ambrosia nel cuscino, grazie al giorno appena andato che mi ha regalato la riflessione e l'indugio sul sentimento del tempo. Grazie a questa finestra da cui entrano note fresche d'armonia e di canto angelico, grazie al lavavetri che ringrazia umilmente per 50 miseri centesimi chinando il capo alle quattro ruote, con la giornaliera speranza di un panino farcito di fame arretrata. Grazie alla bandiera tricolore che ancora sventola al vento di un 2012 rinnegato da false promesse e impegni mancati dove i buchi neri risucchiano la linfa del nostro eterno sangue fraterno inzuppato di razzismi ed eleganti, ma quanto mai mascherati classismi di genere. Grazie a chi sputa sulla poesia perché saprò lavare le parole e renderle più pulite ai miei occhi, grazie a chi sogna ancora il domani aggredendo il presente, a chi ha le tasche rotte dei pantaloni perché le ricucirà con il filo della pazienza, a chi ama danzare il tango della passione comprando scarpe nere sulle bancarelle dell'usato a soli 5 euro, a chi prega per non morire assediato dai tubi di arsenico purificato, a chi pensa di essere Dio e non sa che l'albero maestro della nave che sta guidando non sarà sempre verticale. Grazie alle confessioni dell'amicizia ritrovata e spremuta tra le braccia del sorriso, a chi non riesce a vincere, ma gioca lo stesso la partita sotto gli occhi di un arbitro venduto.
Grazie a questa meravigliosa notte perché ci insegni lo stupore dei sogni colorati dall'argento vivo della luna.

Vincenza Fava


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