Binari storti

Binari storti
Binari storti (LietoColle, 2015)

venerdì 16 dicembre 2011

Mosaico

Mi congratulo
e scendo improvvisamente.
Mi congratulo
sorridendo
con le labbra serrate
a stringere solchi
di fame sapiente.
Ho aperto la porta,
c'era aria fredda
da scolpire
sulle mani.
Ho bevuto il sapore
rendendolo
acre schiuma
di mare.
Ho scelto
le parole
quelle vuote
e quelle piene
per congratularmi
col Creatore,
di quanta solitudine
ci ha riempito il cuore
di fronte alla finestra
di salnitro
della carne.
Ed una musica
trasmigra
le scarpe dell'anima
sedute
sul mio trono
di magra insonnia,
spendendo
sguardi e occhi
rovinosi
che macinano
il tempo
rendendolo innocuo.
Immobile e certa,
clandestina e insicura,
guardinga e spericolata
questa vita
apostrofa il viso
dell'inquietudine.
E confesso
a tutta la schiera
dei miei demoni
che son più felice
nel delirio
del silenzio
che nelle voci
di un boato senza nome.

Vincenza Fava

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