Binari storti

Binari storti
Binari storti (LietoColle, 2015)

domenica 30 ottobre 2011

Maria la Bella

La "fanciulla" corrisponde all'Anima dell'uomo ... ma finché si accontenta di essere una femme à homme, la donna non ha nessuna individualità femminile. E' vuota, una mera esteriorità, e diventa un gradito ricettacolo delle proiezioni maschili.
C.G.Jung

L'educazione maschilista ancora è dura a morire in alcuni paesi in cui la donna viene cresciuta come un ricettacolo vuoto in cui s'imprimerà la volontà maschile. Questo racconto (solo uno stralcio) è solo un caso limite ed estremo ma ispirato a fatti veri. Lo stesso racconto sembra essere ambientato in un mondo lontano del passato, ma ha forti analogie con il mondo odierno delle veline, donne che non pensano, donne che si agitano sensualmente per attrarre quell'uomo che riverserà su di loro le proprie antiche proiezioni di essere predominante e plasmatore ... E la cosa grave è che oggi sono proprio le stesse madri ad educare le figlie a questo tipo di cultura che resta pur sempre maschilista ...
V.F

Mi chiamo Maria, sì Maria come la mamma di Gesù e sono nata in questo paese dimenticato da Dio ben 20 anni fa. Tutti gli uomini qui mi chiamano Maria la Bella, ho un bel sedere e due tette da brivido e come esco di casa a far spesa non riesco a camminare per più di cento metri che qualcuno mi chiama e fischia:"Ehiiiii!!!Bella, Marì la Bella, vuoi venire a fare un giretto con me? Andiamo a vedere se sono fatti i fichi!". Questa storia dei fichi mi fà ridere e quanto rido, rido così tanto che tutti i miei denti bianchi sembrano sassi lucidi di mare e i miei occhi verdi s'illuminano come fari nella notte! Una volta ci sono andata a vedere i fichi ... ma mica solo una eh! Se lo sa mia madre ... Devo tenere questo segreto finché non mi sposerò, i miei già stanno preparando la dote e stanno cercando un uomo serio, con un lavoro sicuro e una casetta nuova di zecca dove crescere i figli che verranno. Non vedo l'ora di indossare l'abito bianco ed entrare in chiesa con il volto coperto da un velo bianco d'amore!!! Mi chiamo Maria e quel giorno sarò più bella della Madonna ... Mi piace ridere, mi piace parlare tanto ... di vestiti, di stoffe, di piccoli gioielli, di tovaglie ricamate e di piatti buoni da preparare ... eh sì perché dovrò essere brava a cucinare, il mio uomo ne sarà felice. E dovrò essere brava a fare certe cose, così lui non mi tradirà mai ... Ma sono bella, non devo preoccuparmi ... so tacere anche, sarà lui a parlare di cose serie per me (ma quali sono poi le cose serie?), io parlerò solo di quello che so fare ossia la brava moglie, la brava madre, sarà lui che mi insegnerà a capire come devo comportarmi. Mia madre mi ripete spesso che un matrimonio poggia soprattutto sulle spalle di una buona moglie e questo sarà il mio compito: non deludere ... sono bella, me lo dicono tutti, sono brava, me lo dice mia madre ... Io non voglio pensare, non mi piace pensare e gli uomini hanno sempre ragione ... Ma ora meglio pensare ai fichi:"Agostì, aspettami che arrivo!!!! Non vorrai mica lasciare qui Maria la Bella tutta sola, no???".

Vincenza Fava

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