Dimmi, amore dalle mille facce,
perché ti affanni a cercare il nulla dell'addio?
Perché ti aggrappasti alla mia carne
cedendo alle lusinghe del tuo cuore?
E tu mi feristi
senza che lacrime o parole
spegnessero
l'ansia del risveglio.
Che io sia invisibile
nulla lo accerta,
io porto ancora
i segni del destino
che aprì la porta
alle tue braccia
senza più trovare fuga.
E tu solitudine,
deliziosa compagna
di foglie cadute ...
nascondi il mio volto
truccato
e disegna
sui miei occhi
la notte del guerriero
in tempi di pace.
Vincenza Fava
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